Tempio Zen Gyogenji

Chi siamo

La Guida spirituale
Maestro Zen Beppe Mokuza Signoritti

Monaco Zen della tradizione del Buddhismo Zen Sōtō, è inserito nella trasmissione ininterrotta del lignaggio che risale al Buddha Shakyamuni fino ai giorni nostri. Discepolo del Maestro Roland Yuno Rech, dal quale ha ricevuto la trasmissione del Dharma nel 2019, si dedica quotidianamente all’insegnamento dello Zen secondo la tradizione della Scuola Sōtō nello spirito del Maestro Taisen Deshimaru Roshi.

Il Maestro Zen Beppe Mokuza Signoritti

Si è formato presso il Dōjō Zen Mokusho di Torino, sotto la guida del monaco Ezio Tenryu Zanin, dove ha approfondito la pratica dello zazen e ha ricevuto gli insegnamenti tradizionali della pittura sumi-e. Nel 2009 si trasferisce ad Alba (CN), per fondare il Bodai Dōjō, centro stabile di pratica e formazione.

Uomo che ha vissuto pienamente la propria vita e Maestro Zen radicato nell’esperienza diretta, da oltre trent’anni si dedica alla diffusione dello Zen in Italia e in Europa. Profondo amante della natura, da sempre coltiva una pratica spirituale concreta e radicata nella vita semplice.

Per molti anni ha ricoperto il ruolo di Tenzo (cuoco responsabile) durante le sessioni intensive al Tempio Zen della Gendronnière in Francia, affinando l’arte culinaria che si sposa con il portare consapevolezza e spirito di servizio nei gesti quotidiani.

È fondatore e guida spirituale del Doji Zen Group nei Paesi Bassi, con sede a Haarlem, dove si reca più volte l’anno per condurre sesshin e workshop. In Olanda, il suo insegnamento ha trovato un ampio seguito.

Il Maestro Roland Yuno Rech con il Maestro Zen Beppe Mokuza Signoritti

È l’iniziatore dell’École Internationale de Sumi-e, con sede a Versailles, in Francia. Da anni organizza corsi, conferenze e workshop in diversi paesi europei, tra cui Francia, Germania, Paesi Bassi, Belgio e Svizzera, promuovendo un approccio che integra arte, meditazione e via spirituale.

Nel 2019, dopo una lunga ricerca, individua nelle colline delle Langhe il luogo adatto alla fondazione di un Tempio Zen immerso nella natura. Nel 2024, durante un nuovo viaggio in Giappone, riceve ufficialmente la certificazione come Maestro riconosciuto nel lignaggio della Scuola Zen Sōtō e avvia l’edificazione del Tempio Gyogenji.

Oggi si dedica pienamente allo sviluppo del Tempio e all’educazione di praticanti sia novizi che esperti per la trasmissione di uno Zen vivo, che unisce vigilanza, arte, vita comunitaria e cura dell’uomo e della terra.

"Una comunità che desidera offrire accoglienza, semplicità e serietà"

L’Associazione Zen

L’Associazione Zen Bodai Dojo nasce nel 2008 ad Alba, in provincia di Cuneo, in Piemonte, grazie al Maestro Beppe Mokuza che, insieme ad altri due monaci, in seguito alla crescita del numero di persone interessate alla pratica di zazen, decide di stabilirsi in questa città e di fondare qui un centro di pratica Zen.

L’Associazione Zen Bodai Dojo

Sin dalla nascita del Bodai Dojo (“il Dojo del Risveglio”) il Maestro e i suoi discepoli, sempre più numerosi, lavorano alacremente per la diffusione del Dharma, praticando quotidianamente la meditazione e organizzando eventi formativi che si svolgono non solo ad Alba ma anche in tutto il territorio nazionale e in Europa.

Inoltre partecipano ad una molteplicità di eventi (fiere, congressi, convention) che hanno come obiettivo quello di diffondere il messaggio Zen nelle sue molteplici declinazioni.

L’Associazione Zen Bodai Dojo dal 2021 è membro attivo dell’Unione Buddhista Italiana e tale ente è affiliato moralmente all’AZI Associazione Zen Internazionale, fondata da Taisen Deshimaru e all’ABZE Associazione Zen Buddhisti d’Europa che riunisce tutti i discepoli del Maestro Roland Yuno Rech (anziano Maestro di Beppe Mokuza).

I monaci del Bodai Dojo si recano frequentemente in Giappone per lunghi periodi di formazione. L’associazione e il Tempio di Costigliole d’Asti sono inseriti nella Sōtō-shū: comunità internazionale che custodisce gli insegnamenti della tradizione del Buddhismo Zen Sōtō, con sede in Giappone.

Il Sangha - Una comunità internazionale

Beppe Mokuza è attorniato da un gruppo internazionale di praticanti (italiani, alcuni tedeschi e, soprattutto, francesi e olandesi), per la maggior parte monaci (che hanno ricevuto l’ordinazione nel lignaggio dello Zen Soto) e bodhisattva (laici che hanno preso rifugio all’interno del Sangha, ovvero la comunità), che da anni si dedicano alla pratica e che oggi partecipano attivamente alla creazione di un luogo dove vivere, condividere, esprimere e trasmettere l’insegnamento del Buddha.

Una comunità internazionale

Il (nostro) lignaggio

Al Tempio Gyogenji si pratica lo Zen della Scuola Sōtō (Sōtō-shū), che si radica nell’insegnamento di Eihei Dōgen e Keizan Jōkin, fondatori di questa tradizione in Giappone. La trasmissione del Dharma si è tramandata fino a noi in modo diretto e ininterrotto, mantenendo viva la pratica essenziale dello zazen e lo spirito originario della Via.

Figura carismatica e anticonvenzionale, Kōdō Sawaki è conosciuto come “Kōdō senza casa” per il suo incessante peregrinare tra templi, villaggi e città, portando ovunque l’insegnamento dello Zen. Con il suo stile diretto, rigoroso ma accessibile a tutti, ha contribuito a rilanciare la pratica dello zazen tra i laici, rompendo la distinzione netta tra monaci e praticanti comuni. La sua vita è stata interamente dedicata alla trasmissione di un insegnamento essenziale: sedersi in silenzio, nella postura corretta, per realizzare direttamente la Via.

Kōdō Sawaki

Discepolo di Kōdō Sawaki, Taisen Deshimaru ha raccolto il testimone del suo maestro e lo ha portato in Europa, dove nel 1967 ha iniziato a diffondere la pratica dello Zen in modo accessibile ma rigoroso. Fondatore dell’Associazione Zen Internazionale (AZI) e di numerosi dōjō, ha introdotto migliaia di persone allo zazen e gettato le basi per lo sviluppo di una solida comunità zen europea. La sua missione è stata riconosciuta dai più alti responsabili della Scuola Sōtō in Giappone, che hanno garantito la legittimità della trasmissione da lui avviata.

77° Abate del monastero di Eihei-ji, uno dei due cuori spirituali della Scuola Sōtō Zen in Giappone, Niwa Zenji è stato una figura centrale per la continuità e il rinnovamento della tradizione. Ha dedicato la sua vita a preservare l’autenticità della pratica di zazen e a sostenere la diffusione dello Zen fuori dal Giappone. Dopo la scomparsa di Taisen Deshimaru, ha riconosciuto formalmente la trasmissione del Dharma (shiho) ad alcuni suoi allievi, tra i quali Roland Yuno Rech, garantendo così il legame tra l’antica tradizione monastica giapponese e le comunità europee emergenti.

Niwa Zenji

Allievo diretto di Taisen Deshimaru, Roland Rech ha ricevuto il shiho da Niwa Zenji nel 1984, proseguendo la trasmissione ufficiale del lignaggio Sōtō in Europa. Dopo aver seguito Deshimaru fin dagli anni ’70, Rech ha contribuito in modo determinante all’organizzazione e alla diffusione della pratica zen, sia in Francia che in altri paesi europei. Autore di numerosi testi, è oggi riconosciuto come uno dei principali insegnanti zen europei, rispettato per la sua esperienza e la sua capacità di trasmettere la pratica in modo diretto, semplice e profondo.

Roland Rech

Beppe Mokuza ha ricevuto la trasmissione del Dharma da Roland Yūnō Rech nel 2019.